Perché la Francia ha un gallo? Molte persone si chiedono perché i Les Bleus abbiano un gallo sulla maglia e sullo stemma prima della finale della Coppa del Mondo.

Didier Deschamps ha già guadagnato una seconda stella sopra l'iconico gallo dopo aver guidato la Francia alla gloria della Coppa del Mondo nel 2018 dopo aver giocato un ruolo chiave a centrocampo durante il suo primo successo in Coppa del Mondo nel 1998.



Ora il 54enne ha la possibilità di aggiungere una terza stella alla maglia e allo stemma della Francia se riuscirà a superare Lionel Scaloni e l'Argentina domenica in Qatar.

Allora, cosa c'entra il gallo? Diamo un'occhiata...

Perché la Francia ha un gallo?

Ebbene nel Medioevo il gallo era ampiamente utilizzato come simbolo religioso associato alla speranza e alla fede.

Durante il Rinascimento – in cui la storia europea passò dal Medioevo alla modernità – il gallo iniziò ad affiliarsi alla Francia, che all’epoca era una nazione emergente.

Sotto i Valois e i Borbone il gallo cominciò a comparire sulle monete e anche nelle incisioni.

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Il gallo può essere trovato anche al Louvre e a Versailles.

La Rivoluzione stabilì il gallo come emblema dell’identità nazionale francese, anche se Napoleone lo sostituì con un’aquila dicendo: Il gallo non ha potere e non può essere l’immagine di un impero come quello francese.

Tuttavia la Rivoluzione francese del 1830 riabilitò l'immagine del gallo con il Duca d'Orleans che firmò un ordine secondo cui il gallo doveva apparire sulle bandiere e sui bottoni dell'uniforme della Guardia Nazionale.

Durante la Prima Guerra Mondiale il gallo divenne il simbolo della resistenza francese.

Sebbene non sia il simbolo ufficiale della nazione, è diventato fortemente associato alla Francia, principalmente nello sport.

Oltre a comparire sul petto di stelle come Kylian Mbappe, Antoine Griezmann e Raphael Varane, il gallo viene utilizzato anche sulle divise del rugby in Francia.

Presenta anche sui francobolli memoriali e loghi di guerra.